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I consigli di lettura della settimana:
Il segreto di Mary la cuoca di Anthony Bourdain
Piovono pietre di Alessandro Robecchi
RG di Pierre Dragon e Frederik Peeters
I filosofi in cucina di Michel Onfray
Libero chi legge di Fernanda Pivano
Anthony Bourdain “Il segreto di Mary la cuoca” Donzelli 15€
Agosto 1906. Long Island. L’esclusiva villa di una facoltosa famiglia di New York. La figlia minore si ammala e la diagnosi è uno choc: tifo. Tempo una settimana, e altri cinque membri della famiglia mostrano evidenti sintomi della malattia. Scoppia lo scandalo, e più ancora del tifo è il panico a farsi contagioso. Come può una famiglia ricca, in una dimora lussuosa, in una delle località più ambite d’America, contrarre una malattia comunemente associata allo sporco, alle periferie, alla feccia della società? Le indagini si fanno febbrili, ma non c’è verso di risalire alla causa. Finché arriva da New York uno zelante ispettore sanitario, il dottor Soper, che a furia di investigare si aggrappa a un esile indizio: e se la chiave di tutto fosse la cuoca congedatasi qualche giorno dopo la comparsa del tifo? Il sospetto si rivela fondato: Mary Mallon, cuoca referenziata presso l’alta società newyorchese, negli ultimi dieci anni è passata nelle cucine di diverse famiglie e in tutte ha fatto capolino la febbre tifoide. È lei la seminatrice di morte: Soper ne è certo e per questo simette sulle tracce della donna. Scovata dopo una serie di fughe rocambolesche e inseguimenti degni di una spy story, la cuoca irlandese passerà alla storia della medicina col nome di Typhoid Mary, vale a dire il primo caso di portatore sano di tifo, e finirà tristemente i suoi giorni passando da una quarantena all’altra. Che cosa teneva Mary aggrappata al Suo mestiere a costo della vita degli altri? Perché si ostinava a proclamarsi innocente? della stampa e dei curiosi? Cosa ha capito realmente di quello che le è accaduto? A calarsi nei panni di Mary la cuoca, per comprenderne pensieri, motivazioni, solitudini, è in queste pagine Anthony Bourdain, primo chef d’America, acclamato autore di storie a sfondo gastronomico e di serie televisive di culto in tutto il mondo. Ne viene fuori il racconto ricco di suspence, non meno che di pathos, della vicenda di una donna dal destino impietoso; e al tempo stesso un brillantissimo pamphlet in difesa di un mestiere «incompreso», come lo definisce Bourdain, con tutti i suoi pregi e difetti, vezzi e vizi, miserie e nobiltà.
Anthony Bourdain (1956) si è laureato al Culinary Institute of America e ha lavorato in alcuni dei più importanti ristoranti di New York. Ma a lanciarlo sulla scena cultural-gastronomica internazionale è stato l’enorme successo del suo Kitchen Confidential. Avventure gastronomiche a New York (Feltrinelli, 2002), libro cult per milioni di lettori, blogger, fan di tutto il mondo, che ora ha avuto un seguito con Al sangue (Feltrinelli, 2011). Graffiante, trasgressivo, disincantato, Bourdain è oggi prima di tutto un autore di libri e di programmi tv, con uno stile inconfondibile: da una sua popolarissima trasmissione ha tratto il libro Il viaggio di un cuoco (Feltrinelli, 2004), e dal 2005 è protagonista della serie Anthony Bourdain. No Reservations, in cui è alle prese con la cucina, i costumi, la cultura dei più disparati luoghi del mondo.
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Alessandro Robecchi “Piovono pietre” Laterza 15€
Ogni inquisito, imputato o rinviato a giudizio si affanna a dichiarare «Sono sereno». Le forze politiche che si definiscono ‘moderate’ si aggrediscono come gang portoricane e si spernacchiano ferocemente ogni giorno con insulti spaventosi. Un famoso testo satirico nazionale si ostina a sostenere che l’intera Repubblica sia fondata sull’unica cosa che manca: il lavoro.
Pensate di essere sbarcati su Marte? Tranquilli, siete sempre in Italia, l’unico paese dove splende il sole, ma piovono pietre!
Questo esilarante diario minimo, scritto con spericolata abilità, in precario equilibrio tra il grottesco e la realtà, rincorre i paradossi delle nostre vite quotidiane, i testacoda della politica nazionale, le mode correnti, i vizi antichi, le parole che cambiano senso e le tortuose logiche a cui è costretto chiunque pratichi il più stravagante degli sport estremi: vivere in Italia.
“Nel nostro paese la forma più comune di imprudenza è quella di ridere, ritenendole assurde, delle cose che poi avverranno.”
Ennio Flaiano
Alessandro Robecchi, giornalista, autore televisivo e teatrale, è ‘editorialista satirico’ de “il manifesto”, scrive di satira su “Micromega”, sul “Misfatto” (inserto satirico de “il Fatto Quotidiano”) e collabora con numerose testate nazionali. È tra gli autori degli spettacoli di Maurizio Crozza. In televisione (Rai Tre) firma Doc3 e Figu, album di persone notevoli. È stato critico musicale de “l’Unità”, caporedattore del settimanale satirico “Cuore” e direttore dei programmi di Radio Popolare Network. Il suo primo libro, Manu Chao, musica y libertad, è stato tradotto in sei lingue.
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Dragon, Peeters “RG” vol.1 Fuori dal sistema. Lizard 15€
Si tratta di finzione, ma è così simile alla mia realtà che si potrebbero confondere facilmente. Il libro racconta un’importante missione dei Renseignements Généraux e la vita infernale degli agenti, sia sul piano privato sia su quello professionale: e tutto questo è molto lontano dai cliché del “superpoliziotto” o della “polizia carogna”.
Pierre Dragon, coautore
L’ intenzione era quella di raccontare a fumetti un giallo realistico e attuale, come non se ne vedono dagli adattamenti di Tardi; mantenere la potenza degli aneddoti e dei personaggi reali, ma inserendoli in una cornice narrativa e attingendo ai miei riferimenti più importanti, da Chandler a Ellroy, da Melville a Jack Bauer; e poi cogliere l’occasione di rappresentare Parigi, la Parigi dei marciapiedi e delle insegne di H&M.
Frederick Peeters, coautore e disegnatore
A metà tra documentario e film di genere, premiato al festival di Angoulême 2008, RG Volume uno: fuori dal sistema è il primo volume di una serie ispirata alla vita quotidiana di un membro dei Renseignements Généraux, la divisione speciale della polizia francese paragonabile alla nostra Digos.
Dalle bettole di Belleville ai salotti dei migliori hotel di lusso, tra criminali, reali sauditi e poveracci, ecco la vera storia di Pierre Dragon, agente in missione segreta contro il terrorismo islamico.
Pierre Dragon è nato nel 1965 nell’Aude, in Francia. Ha lavorato per diverse squadre della polizia francese e ancora oggi fa parte dei Reinsegnement Généraux, la divisione che si occupa della sicurezza nazionale: per questo motivo pubblica sotto pseudonimo. RG, premiato e acclamato al festival di Angoulême 2008, è il suo primo libro.
Frederik Peeters è nato nel 1974 a Ginevra e ha pubblicato la sua prima graphic novel nel 1997. Da allora le sue opere entusiasmano pubblico e critica; tra queste, due serie di grande successo, Lupus e Koma. Al 2004 risale l’edizione italiana dell’autobiografico Pillole blu, candidato come miglior opera al festival di Angoulême.
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Michel Onfray “I filosofi in cucina” Ponte alle grazie 13€
Quando i filosofi pensano, per lo più dimenticano di pensare al loro corpo e soprattutto al modo in cui il corpo si costruisce e si modifica: attraverso il cibo. Dunque, si potrebbe dire, tra il pensiero e la pancia esiste una rete complessa di affinità e relazioni che sarebbe un grave errore trascurare. Diogene sarebbe stato il critico dei costumi che fu senza la sua passione per il polpo crudo? Il Rousseau del contratto sociale avrebbe fatto l’apologia della frugalità se la sua dieta non fosse stata composta quasi solo di latticini? Sartre, i cui incubi sono pieni di granchi, non ha pagato, nella sua vita teorica, l’avversione per i crostacei?
In questo saggio, decisamente nietzscheano e feuerbachiano, Michel Onfray ha deciso di restituire dignità filosofica a merluzzi e minestre, all’orzo e al vino, ai salumi e al caffè aromatizzato, che – da Fourier a Marinetti, da Kant agli esistenzialisti – segnano i cammini imprevedibili della gaia scienza. Una critica della ragione dietetica, come recita il sottotitolo? Un abbozzo di «diet-etica»? Innanzitutto, un tentativo di sorprendere l’istante, e la pietanza, a partire dai quali il corpo cattura lo spirito e gli detta le sue leggi.
Michel Onfray (1959), autore di oltre cinquanta libri fra cui il fortunatissimo Trattato di ateologia (2005), è fra i più popolari e controversi filosofi europei. Ha fondato l’Università popolare di Caen. Ha scritto in quattro volumi la Controstoria della filosofia: Le saggezze antiche (Fazi, 2006; ed. tasc. 2007), Il cristianesimo edonista (Fazi, 2007; ed. tasc. 2009), L’età dei libertini (Fazi, 2009) e Illuminismo estremo (Ponte alle Grazie, 2010).
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Fernanda Pivano “Libero chi legge” Mondadori 10€
Herman Melville, Edgar Lee Masters, Jack Kerouac, Ernest Hemingway, Charles Bukowski, J.D. Salinger. Ma anche Raymond Carver, John Fante, Kurt Vonnegut. Fino a Philip Roth, Chuck Palahniuk, Don DeLillo, Bret Easton Ellis, David Foster Wallace, Jonathan Safran Foer… Questo è un libro sulla libertà, la libertà che si conquista attraverso la lettura. E questi sono i suoi alfieri disarmati, i suoi profanissimi santi protettori. Questo è un libro sui libri, un’ultima lezione di Fernanda Pivano a tutte le nuove generazioni, un testamento di speranza proiettato verso il futuro. È la biblioteca ideale della Nanda, i cento titoli che i ragazzi di tutte le età dovrebbero leggere per scoprire, godere, crescere, ognuno descritto da una scheda introduttiva comprendente, in alcuni casi, gli originali (e inediti) giudizi di lettura. Un libro che riassume e realizza il progetto che Nanda Pivano ha sempre avuto chiaro: «Tutti i miei testi sono soltanto lettere d’amore; se scuotono dall’indifferenza qualcuno e lo inducono a interessarsi ad almeno uno dei libri descritti e al loro autore hanno raggiunto il loro scopo».
Fernanda Pivano è una figura di rilievo nella scena culturale italiana soprattutto per il suo contributo alla divulgazione della letteratura americana in Italia. Ha iniziato l’attività letteraria sotto la guida di Cesare Pavese nel 1943 con la traduzione dell’Antologia di Spoon River di Edgard Lee Masters. Da allora ha tradotto molti romanzieri americani (fra gli altri Faulkner, Hemingway, Fitzgerald, Anderson, Gertrude Stein) e a quasi tutte le traduzioni ha preposto lunghi saggi bio-socio-critici. Come talent scout editoriale ha suggerito la pubblicazione degli scrittori contemporanei più significativi d’America, da quelli citati degli Anni Venti e a quelli del dissenso negro (come Richard Wright) ai protagonisti del dissenso non violento degli anni Sessanta (quali Ginsberg, Kerouac, Burroughs, Ferlinghetti, Corso) agli autori ora giovanissimi quali Leavitt, McInerney, Ellis (per il quale ha scritto un lungo saggio che costituisce una breve storia del minimalismo letterario americano). Si è presto affermata come saggista confermando in Italia un metodo critico basato sulla testimonianza diretta, sulla storia del costume e sull’indagine storico-sociale degli scrittori e dei fenomeni letterari.
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