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I consigli di lettura della settimana:
Fuoco di Tahar Ben Jelloun
Storia del mare di John Mack
Zone di confine di Claire Lenkova
Michel Petrucciani / Body and soul di Michael Radford
Tahar Ben Jelloun “Fuoco” Bompiani 8€
Mohamed Bouazizi si dà fuoco il 17 dicembre 2010. Un gesto orgoglioso e disperato che accende la miccia della rivoluzione dei gelsomini in Tunisia e diventa il simbolo della primavera araba. Tahar Ben Jelloun, in un racconto intenso e poetico, ricostruisce i giorni che hanno preceduto questo sacrificio. La storia di un ragazzo moderato, con meno di trent’anni e una laurea, innamorato di una coetanea che sogna di sposare appena avrà i soldi per il matrimonio. L’improvvisa perdita del padre lo costringe invece a pensare alla famiglia e a farsi per necessità venditore ambulante di frutta. La vita di strada si rivela crudele con lui, che non può permettersi di corrompere la polizia perché tolleri il suo carretto abusivo, e la lotta in nome della madre e dei fratelli più piccoli si scontra con una realtà troppo ostile. Stremato e disperato, senza più fiducia nel futuro, decide di darsi fuoco per attirare l’attenzione del mondo e cambiare le regole del gioco. Un omaggio alle rivoluzioni arabe e ai milioni di uomini e donne senza nome scesi in piazza rivendicando libertà e dignità nei loro paesi.
Tahar Ben Jelloun, nato a Fès (Marocco) nel 1944, vive a Parigi. Poeta, romanziere e giornalista,ha vinto il Premio Goncourt nel 1987. È noto in Italia per i suoi numerosi libri, tra cui Creatura di sabbia, 1987; L’amicizia, 1994; Corrotto, 1994; L’ultimo amore è sempre il primo?, 1995; Nadia, 1996; Il razzismo spiegato a mia figlia, 1998, giunto alla quarantottesima edizione (e ripubblicato nel 2010 in una nuova edizione accresciuta); L’estrema solitudine, 1999; L’albergo dei poveri, 1999; La scuola o la scarpa, 2000; Il libro del buio, 2001 (International IMPAC Dublin Literary Award 2004); L’Islam spiegato ai nostri figli, 2001 (ripubblicato nel 2010 in una nuova edizione accresciuta); Jenin, 2002; Amori stregati, 2003; L’ultimo amico, 2004; “La fatalità della bellezza”, in Amin Maalouf, Tahar Ben Jelloun, Hanif Kureishi, Notte senza fine, 2004; Non capisco il mondo arabo, 2006; Partire, 2007; L’uomo che amava troppo le donne, 2010.
Un intervista a Tahar Ben Jelloun
John Mack “Storia del mare” Odoya 18€
Una ricerca completa sui modi in cui le società, spinte da innata curiosità, hanno interagito con il mare, la vasta distesa che ha allo stesso tempo unito e diviso gli uomini.
Gran parte della popolazione mondiale abita sulla costa o nei suoi pressi, vivendo e affrontando il mare nelle maniere più disparate. Storia del mare esplora le diversità insite nei mari stessi, le tecnologie marittime, e in particolar modo la pratica della navigazione, nonché le varie culture che circondano il mare.
La separazione fra terra e mare si individua nelle trasformazioni comportamentali di un marinaio quando torna a terra e nello status intermedio dei luoghi nei quali i due regni si fondono e contrappongono, come le spiagge e i porti, dove le navi sono dispiegate anche in contesti simbolici.
John Mack osserva il mare attraverso la lente della cultura, componendo con straordinaria agilità uno studio sulle influenze artistiche e mitologiche, con riferimenti che spaziano dai “soliti noti” (Shakespeare, Melville, Conrad, Turner) a scrittori “insospettabili” come Victor Hugo, Bruce Chatwin e Samuel Johnson. La sua carrellata di immagini marittime spazia così dalla letteratura alle arti visive, dalle stampe di Hokusai alle opere di Jonathan Raban.
Gettando un’ampia rete, Storia del mare attinge a storie, archeologia marittima, antropologia, storia dell’arte, biografia e letteratura per fornire un resoconto innovativo delle acque che ci circondano.
“Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna,
dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro
la nostalgia per il mare vasto e infinito.”
– Antoine de Saint-Exupéry –
“Uomo libero, amerai sempre il mare!
Il mare è il tuo specchio: contempli la tua anima
nel volgersi infinito dell’onda che rotola
e il tuo spirito è un abisso altrettanto amaro”.
– Charles Baudelaire –
“Solo sul mare si è davvero liberi.”
– Eugene O’Neill –
“Il mare non è mai stato amico dell’uomo.
Tutt’al più è stato complice della sua irrequietezza.”
– Joseph Conrad –
John Mack è professore di Storia dell’arte comparata all’Università di East Anglia. Autorità accademica nell’ambito della cultura e dell’arte africana, ha pubblicato vari volumi su diverse tematiche, avvicinandosi sempre da un punto di vista antropologico all’arte, alla cultura e all’archeologia. Ha ricoperto per quasi trent’anni la carica di direttore del Museo dell’Uomo al British Museum. Dal 2009 è membro della British Academy.
Claire Lenkova “Zone di confine” Comma22 10€
Il racconto di un’infanzia vissuta all’ombra del muro. I giochi,
l’amicizia, i contrasti, l’anormale normalità per raccontare
uno dei simboli della storia del Novecento, il muro di Berlino,
attraverso la lente del quotidiano e dell’innocenza.
Un graphic novel disegnato e scritto con mano sicura da
Claire Lenkova, autrice acclamata in patria per questo libro.
Un’appendice che racconta passo passo la storia ufficiale che
fa da sfondo ai giochi della piccola protagonista e ci aiuta a
conoscere e scoprire una parte della nostra storia recente.
Il diario di un’infanzia all’ombra di Berlino. La storia di un popolo diviso visto dagli occhi di una bambina che coglie ogni particolare, anche i più quotidiani e prosaici, di una tragedia storica.
A piè di pagina un approfondimento sulla storia e la vita nella DDR accompagna il racconto in prima persona.
Michael Radford “Michel Petrucciani / Body and soul” Feltrinelli 18,90
Dvd + libro. “Quando mi siedo alla tastiera mi sento libero come l’aria” ha detto una volta Michel Petrucciani, il gigante alto un metro e due centimetri che, grazie alla magia della musica, è uscito dalla gabbia del suo corpo di cristallo, fragile e malato, riuscendo a vivere più intensamente di tanti “normali”.
Il film
Michel Petrucciani – Body and Soul è la favola di un uomo che con la forza del suo sorriso ha incantato papi e capi di stato, oltre a milioni di appassionati in ogni angolo del mondo; è la (troppo) breve storia di un musicista che ha vissuto ogni nota come fosse la più importante.
Il libro Tutto l’amore che ho a cura di Alessandro Bignami, pp. 96 Introduzione di Alexandre Petrucciani. Contributi sul film di Massimo Rota, Rocco Mancinelli, Luigi Onori, Mauro Gervasini, Diego Del Pozzo. La corrispondenza tra Michel Petrucciani e Manhu Roche. Ricordi e testimonianze di Rita Marcotulli, Furio Di Castri. Discografia ragionata.