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I consigli di lettura della settimana:
Sei problemi per don Isidro Parodi di Borges e Casares
Incrocio di sguardi di Celestini e Lega
Lo sconosciuto di Magnus
Restaurant man di Joe Bastianich
Borges, Casares “Sei problemi per don Isidro Parodi” Adelphi 12€
Obeso, la testa rasata e gli occhi saggi, don Isidro Parodi prepara, lento ed efficiente, il mate: e intanto invita la pittoresca schiera dei suoi clienti a esporgli con chiarezza i misteri che li affliggono e che lui invariabilmente risolverà lasciandoli di stucco. Enigmi labirintici e inestricabili, di fronte ai quali qualsiasi altro investigatore avrebbe l’accortezza di battere in ritirata: come il caso del talismano di giada trafugato dal tempio della Fata del Terribile Risveglio nello Yunnan e approdato a Buenos Aires, dove gli danno la caccia il mago Tai An, la conturbante Madame Hsin e altri non meno improbabili personaggi. Ma a questo punto è forse il caso di precisare un dettaglio piuttosto rilevante: i colloqui hanno luogo nella cella 273 del Penitenziario Nazionale, dove il geniale e imperturbabile detective sta (ingiustamente) scontando ventun anni per omicidio. Come se non bastasse, a raccontarci le sue fantasmagoriche e sedentarie avventure è il dottor Honorio Bustos Domecq, torrenziale poligrafo clamorosamente inesistente. A muoverne la penna è infatti la beffarda, spumeggiante complicità dei sodali Borges e Bioy Casares, fautrice di parecchi e deplorevoli misfatti letterari, di cui – già lo sappiamo – non potremo più fare a meno.
La biografia di Borges, uno dei più grandi geni della letteratura del novecento
Celestini, Lega “Incrocio di sguardi” Eleuthera 14€
Quando racconto, non sto scrivendo un articolo di giornale. Né sto raccontando in pizzeria una cosa che mi è successa. E non sto nemmeno facendo un processo! Altrimenti si rischia di finire fra quelle brutte istituzioni che si arrogano il diritto di dire la verità, di dire una volta per tutte come sono andate le cose. L’istituzione che vuole portare l’assoluto fra gli uomini a me fa paura.
Snodando il filo del proprio percorso biografico in una narrazione ricca di aneddoti, provocazioni, idiosincrasie, amori, battute, Ascanio Celestini, grande affabulatore del nostro tempo, esce allo scoperto. Così, questo libro parlato e vivissimo, frutto delle conversazioni con Alessio Lega, cantautore e intellettuale disorganico, diventa un altro spettacolo in cui Ascanio si fa ancora una volta voce plurale, racconto corale attraverso una voce sola. Ma questa volta il personaggio narrato è proprio lui: Celestini Ascanio, figlio di Nino e di Comin Piera…
In un continuo rincorrersi di temi e di personaggi, questa storia in prima persona ci consente di cogliere in presa diretta la sua straordinaria poetica del quotidiano, quell’attenzione alle piccole cose della vita di tutti i giorni con cui ci dice che un altro mondo non solo è possibile, ma già c’è.
Ascanio Celestini (Roma, 1972), attore, regista, scrittore, arriva al teatro di narrazione da una formazione non accademica e da studi di antropologia. Interessato all’oralità, reinterpreta con grande originalità le formule della letteratura e della storia popolare, proponendo un teatro fortemente innovativo basato su monologhi torrenziali.
Alessio Lega (Lecce, 1972), caparbiamente convinto che cambiare il mondo sia sempre possibile, anche con la musica, ha iniziato a scrivere canzoni nel 1985.
Una video presentazione del libro
Magnus “Lo sconosciuto” Lizard 25€
“Mi chiamo Unknow senza ‘N’ in fondo. Suona come ‘Sconosciuto’ perché sono in pochi a conoscermi.” Torna Lo Sconosciuto, iconico antieroe senza identità: tutto il sapore del sangue, del piombo e della rivoluzione in dodici racconti di crudo realismo e cieca violenza. Dal genio di Magnus il capolavoro del fumetto d’autore in edizione integrale. “È piena di incubi e di bruschi risvegli, di cicatrici vetuste e di ferite fresche di giornata, persino di viaggi nell’aldilà da cui una mano pietosa lo salva all’ultimo istante, riportandolo nell’aldiqua prima che sia troppo tardi, la lunga avventura dello Sconosciuto. Quanto male si può fare a chi si ama?” dalla prefazione di Graziano Frediani “I personaggi nascono prima dell’inizio della storia, hanno già un passato. Ognuno di loro si porta dietro il suo destino.”
MAGNUS, al secolo Roberto Raviola (1939-1996), è stato uno dei più grandi autori del fumetto italiano. Ha creato, con lo sceneggiatore Max Bunker, personaggi ormai storici come Alan Ford, Kriminal e Satanik. Rizzoli Lizard ha dedicato al maestro i due volumi Erotico e Fantastico e Racconti erotici e dell’orrore.
Una videointervista di Magnus (Roberto Raviola) da youtube
Joe Bastianich “Restaurant man” Rizzoli 18€
Cosa mai avranno in comune la lirica con i Led Zeppelin o il Brunello d’annata con il Gatorade? O le forchette recuperate dalla spazzatura di un ristorante con gli investimenti immobiliari milionari oppure, ancora, una coppia di nonni istriani con i boss della finanza newyorkese? È di strane dissonanze come queste e di molto altro ancora (per esempio, quanto conta la matematica nella gestione di un ristorante) che Joe Bastianich ci racconta nella sua biografia, un libro che si legge tutto d’un fiato, come un vero e proprio romanzo: quello di una vita in equilibrio tra due continenti e due generazioni, anello di congiunzione tra il vecchio e il nuovo mondo, tra società di un tempo passato e finanza moderna. Una storia nella quale i valori antichi sono le indissolubili fondamenta dell’azzardo imprenditoriale di oggi, in cui si intrecciano i percorsi di diversi Restaurant Man, ma dove suo padre Felice è il solo capostipite. La storia che Bastianich ci narra è ricca di personaggi mitici tra i quali spicca sua madre Lidia, una donna che, partendo da un paesino friulano, diventa una star televisiva nel nuovo mondo; è da loro che assorbe tutto – ricordi, tradizioni, odori e sapori – per raggiungere grandi traguardi e importanti successi, in un percorso di vita che è una corsa e una sfida continua. Con una sola grande speranza: tramandare almeno un pezzo di questa scuola di tenacia, passione e determinazione ai propri amatissimi figli.
JOE BASTIANICH nasce a New York, nel Queens, da una famiglia di ristoratori emigranti di origini istriane. Figlio della working class, sin da piccolo si “nutre” di gastronomia, settore nel quale inizia un’importante carriera dopo un breve passaggio nel mondo finanziario di Wall Street. Con lo chef Mario Batali apre “Babbo”, ristorante cult di Manhattan. Possiede altri venticinque ristoranti nel mondo, tra i quali “Del Posto”, unico italiano a New York a ottenere le ambite quattro stelle del “New York Times”. Insieme alla famiglia Farinetti, Bastianich ha portato a New York Eataly, l’emporio simbolo della gastronomia italiana. Appassionato viticoltore, possiede anche tre aziende vinicole in Italia. Con Bruno Barbieri e Carlo Cracco è giudice di MasterChef Italia e con Gordon Ramsey di MasterChef America.
Joe Bastianich si racconta in un video