Incontro con l’autore e Luca Coscioni (NEO edizioni)
BOOK CAFFE’ PRIMO MORONI – Via Quarto dei Mille 29 – PE
Per saperne di più clicca su …
ROBERTO D’EGIDIO: è nato negli anni ’70 in Abruzzo e per questo ama il bianco e nero e la buona cucina. Ha studiato Filosofia all’Università di Bologna e per questo non ama Cartesio e nemmeno i fast food. Quando le energie vibrazionali che attraversano i mondi gli regalano per motivi inspiegabili qualche poesia, lui la scrive sul suo portatile e dice in giro che è sua. A chi glielo chiede dice anche che scrivere poesie è un po’ come andare a pesca di cefali. Ha lasciato l’Italia da qualche anno. Attualmente vive e lavora a Barcellona. Per Neo edizioni ha scritto il racconto “il centesimo rubato” nell’antologia di fiabe non più fiabe E morirono tutti felici e contenti (2008).
IL LIBRO: Incursioni di cartoon kamikaze in un immaginario fanciullo e allo stesso tempo troppo adulto, oggetti quotidiani e ricordi che tramano una rivolta minacciosa e divertita, dichiarazioni d’odio e d’amore di una sensualità sfacciata, dediche che disegnano una costellazione di personaggi squisitamente pop. Le poesie de La mia Waterloo ventricolare arrivano a qualcosa che nasce dal basso, dalla strada, da un angolo del letto o dallo schermo della tv, dalla quotidianità vissuta con sorpresa e curiosità, con una leggerezza che scandaglia e sonda quella dimensione liquida che si cela sotto ogni superficie. E’ la leggerezza di cui parla Calvino ad ispirare Roberto Di Egidio, a spingerlo verso una poesia lontana da contrizione, accademismi e facili malinconie, e che lascia intravedere sguardi sarcastici, incantati, appassionati, critici, talvolta politici. Una poesia da portarsi sempre dietro. Come fosse un indumento intimo. O un profumo.